Grazie alla radio, un mezzo di comunicazione molto diffuso e molto ascoltato dai giovani pakistani, è possibile formare nuovi leader della società civile, con idee moderate e democratiche, basate sul rispetto di valori e diritti universali, che saranno un antidoto al fondamentalismo religioso e all'estremismo ideologico che prendono piede, in modo preoccupante, nella società pakistana: è quanto affermato in un seminario, tenutosi nei giorni scorsi a Lahore, promosso da Radio Veritas in urdu e dal Centro di comunicazioni sociali cattolico "Rabita Manzil".
Il Direttore di Radio Veritas e del Centro, P. John Shakir Nadeem, ha riferito a Fides che "la radio è una preziosa fonte di informazione, di notizie, di formazione delle idee, di guida e di istruzione. La radio ha giocato un ruolo essenziale nella storia del Pakistan". Per questo tutte le forze moderate nella società hanno il dovere di impegnarsi e di utilizzare a fondo tutte le potenzialità di tale strumento.
P. Nadeem spiega a Fides che "ci sono larghe aree del paese dove non vi sono altri mezzi di comunicazione, se non la radio. La radio è uno strumento chiave nella formazione dell'opinione pubblica ed è ancora il mezzo più potente ed efficace per parlare alle coscienze e alle menti dei pakistani, specialmente dei giovani, anche perché il 65% della società pakistana è composto da giovani sotto i 25 anni, grandi fruitori e ascoltatori delle radio".
Di recente è nato in Pakistan un network di radio "Radio Partnership for Peace", che accoglie oltre 100 stazioni radio pakistane - prima iniziativa del genere in Asia - unite per gli obiettivi espressi nel seminario. La Chiesa pakistana da sempre promuove, attraverso Radio Veritas in urdu, programmi basati su valori umani e cristiani, che intendono costruire la pace, l'armonia sociale e interreligiosa nel paese.
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