In questo servizio di Aleteia, la mappa della solidarietà della Chiesa italiana, mobilitata per l'accoglienza degli immigrati che riescono a sbarcare sulle nostre coste. Una dimostrazione concreta della consapevolezza che "ogni migrante è mio fratello", cui tante volte Papa Francesco ha richiamato.
Ogni vita è degna di essere vissuta, e come cristiani non possiamo restare a guardare di fronte alle terribili tragedie del Mediterraneo. E infatti, la Chiesa è in prima linea.
L'ORATORIO DI BRUZZANO
L'oratorio della parrocchia della Beata Vergine Assunta di Bruzzano, periferia di Milano, dal 24 luglio ha aperto le porte per accogliere un massimo di 90 profughi al giorno. Un progetto organizzato dalla Casa della Carità di Milano in cui lo Stato non spende nulla. A gestire l'oratorio sono un centinaio di volontari del quartiere, assieme agli operatori dell'associazione presieduta da don Virginio Colmegna. A coprire i costi del progetto, che durerà fino alla fine di agosto, anche alcuni sponsor privati. Più di 250 gli stranieri già accolti (La Repubblica, 12 agosto).
NIGERIANI E SIRIANI
La maggior parte sono giovani coppie nigeriane e madri siriane con i figli i cui uomini sono rimasti nel Paese d’origine, ma tutti si integrano bene e si spostano per tutta Milano senza grosse difficoltà. Inoltre ognuno svolge piccoli lavori in modo da mantenere in buono stato l’ambiente: tra questi è richiesto di pulire e apparecchiare e sparecchiare la tavola (Avvenire, 14 agosto).
LA CARITAS DI CAGLIARI
Molto attiva è la Caritas diocesana di Cagliari, che ha stabilito un'accoglienza straordinaria presso la sede in viale fra Ignazio 88.Per fronteggiare al meglio il servizio di accoglienza la Caritas accoglie beni di primo conforto come vestiario (uomo e donna e poco bambino), scarpe, infradito, asciugamani, bagnoschiuma, occorrente per la barba (cagliaripad.it, 14 agosto).
LA CHIESA DI GENOVA
Nello spirito del Vangelo, il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha accolto la richiesta di aiuto proveniente dalla Prefettura di Genova per l’ospitalità dei profughi. E oggi la Chiesa genovese cura già l’accoglienza di 50 profughi in una struttura di San Martino; altri 42 li ospita in una struttura diocesana in via del Campo; 15 li accoglie presso il Monastero in Via Bozzano nel quartiere di San Fruttuoso; 85 li ospita a Di Negro(chiesadigenova.it).
SUORE IN PRIMA LINEA
Le Suore Gianelline hanno accolto nella loro Casa Provinciale in Salita del Monte 23 donne profughe. Il Rettore del Santuario delle Tre Fontane a Montoggio ospita stabilmente 30 giovani provenienti da Paesi africani e asiatici.
Il Ceis (Centro di Solidarietà di Genova) ne sta accogliendo 16 a Fassolo; 33 a Campo Ligure e a Genova; inoltre, attraverso l’Aub, ospita a Genova 50 profughi minorenni.
A BERGAMO AIUTANO I PRIVATI
Sempre al Nord, è mobilitata la diocesi di Bergamo che fa accoglienza in strutture della Chiesa date gratuitamente: Casazza, Botta di Sedrina, San Paolo d’Argon, Villa Amadei, la Battaina di Urgnano. Solo a Valbondione ci sono due strutture di un privato prese in affitto da Caritas (ecodibergamo.it, 12 agosto).
Ogni vita è degna di essere vissuta, e come cristiani non possiamo restare a guardare di fronte alle terribili tragedie del Mediterraneo. E infatti, la Chiesa è in prima linea.
L'ORATORIO DI BRUZZANO
L'oratorio della parrocchia della Beata Vergine Assunta di Bruzzano, periferia di Milano, dal 24 luglio ha aperto le porte per accogliere un massimo di 90 profughi al giorno. Un progetto organizzato dalla Casa della Carità di Milano in cui lo Stato non spende nulla. A gestire l'oratorio sono un centinaio di volontari del quartiere, assieme agli operatori dell'associazione presieduta da don Virginio Colmegna. A coprire i costi del progetto, che durerà fino alla fine di agosto, anche alcuni sponsor privati. Più di 250 gli stranieri già accolti (La Repubblica, 12 agosto).
NIGERIANI E SIRIANI
La maggior parte sono giovani coppie nigeriane e madri siriane con i figli i cui uomini sono rimasti nel Paese d’origine, ma tutti si integrano bene e si spostano per tutta Milano senza grosse difficoltà. Inoltre ognuno svolge piccoli lavori in modo da mantenere in buono stato l’ambiente: tra questi è richiesto di pulire e apparecchiare e sparecchiare la tavola (Avvenire, 14 agosto).
LA CARITAS DI CAGLIARI
Molto attiva è la Caritas diocesana di Cagliari, che ha stabilito un'accoglienza straordinaria presso la sede in viale fra Ignazio 88.Per fronteggiare al meglio il servizio di accoglienza la Caritas accoglie beni di primo conforto come vestiario (uomo e donna e poco bambino), scarpe, infradito, asciugamani, bagnoschiuma, occorrente per la barba (cagliaripad.it, 14 agosto).
LA CHIESA DI GENOVA
Nello spirito del Vangelo, il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha accolto la richiesta di aiuto proveniente dalla Prefettura di Genova per l’ospitalità dei profughi. E oggi la Chiesa genovese cura già l’accoglienza di 50 profughi in una struttura di San Martino; altri 42 li ospita in una struttura diocesana in via del Campo; 15 li accoglie presso il Monastero in Via Bozzano nel quartiere di San Fruttuoso; 85 li ospita a Di Negro(chiesadigenova.it).
SUORE IN PRIMA LINEA
Le Suore Gianelline hanno accolto nella loro Casa Provinciale in Salita del Monte 23 donne profughe. Il Rettore del Santuario delle Tre Fontane a Montoggio ospita stabilmente 30 giovani provenienti da Paesi africani e asiatici.
Il Ceis (Centro di Solidarietà di Genova) ne sta accogliendo 16 a Fassolo; 33 a Campo Ligure e a Genova; inoltre, attraverso l’Aub, ospita a Genova 50 profughi minorenni.
A BERGAMO AIUTANO I PRIVATI
Sempre al Nord, è mobilitata la diocesi di Bergamo che fa accoglienza in strutture della Chiesa date gratuitamente: Casazza, Botta di Sedrina, San Paolo d’Argon, Villa Amadei, la Battaina di Urgnano. Solo a Valbondione ci sono due strutture di un privato prese in affitto da Caritas (ecodibergamo.it, 12 agosto).