"Abbiamo visto che la Chiesa anche oggi benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa, non è una Chiesa invecchiata, ma abbiamo visto che la Chiesa è giovane e che la fede crea gioia" (Benedetto XVI, 29 luglio 2010)

sabato 10 dicembre 2022

Le dieci richieste che Papa Francesco ha affidato all’Immacolata lungo il pontificato


Con oggi, 8 dicembre 2022, è la decima volta che Papa Francesco torna ai piedi della statua dell’Immacolata, in Piazza di Spagna a Roma, per un Atto di venerazione. Un appuntamento che non ha voluto mancare anche nei momenti più bui della pandemia, gli ultimi due anni, cambiando la modalità e presentandosi allora davanti alla Madonna da solo, al mattino presto, in forma privata.

Quest’anno la tradizione è stata ripristinata e ad accogliere Papa Francesco c’erano nuovamente numerosi pellegrini e ammalati che hanno cinto la piazza in forma ordinata, come in un grande abbraccio, lungo i lati della storica Piazza Mignanelli, dove si affaccia anche il maestoso edificio che ospita l’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede.

Ci pare interessante, in questa circostanza, ripercorrere le richieste di affidamento che fino ad oggi il Pontefice ha rivolto alla Vergine Maria nel giorno in cui si celebra la sua Immacolata Concezione, dogma della Chiesa stabilito da Pio IX l’8 dicembre di 168 anni fa (1854) con la bolla Ineffabilis Deus.

2022 – L’amore filiale di chi anela a speranza e consolazione

Nella preghiera di quest’anno, che ha fatto seguito alla ultracentesima visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore davanti all’icona della Salus Populi Romani, Papa Francesco ha esordito ricordando i tanti “fiori invisibili” che sono le invocazioni e le suppliche, spesso silenziose, soffocate o nascoste, dei fedeli alla
Vergine Immacolata. E ha detto di portare ai piedi della Madonna “l’amore filiale” di quanti anelano a speranza e consolazione, “i sorrisi dei bambini”; “la gratitudine di anziani e vecchi”, “le preoccupazioni delle famiglie”, “i sogni e le ansie dei giovani”, che scontano una cultura ricca di cosa ma povera di valori… Immancabile il riferimento all’Ucraina e al popolo martoriato che supplica la pace. La speranza finale è che l’odio vinca sull’amore, la menzogna sulla verità, l’offesa sul perdono e la guerra sulla pace.

2021 - Cura e guarigione da malattie, guerre e crisi climatica

Lo scorso anno, presenti ancora le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, Papa Francesco si è recato in Piazza in forma privata, intorno alle 6 del mattino, deponendo alla base della colonna che sorregge la Vergine un cesto di rose bianche. La preghiera che ha rivolto in quella occasione ha riguardato – secondo il racconto che ne ha fatto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede – “il miracolo della cura, per i tanti malati; della guarigione, per i popoli che soffrono duramente per le guerre e la crisi climatica; e della conversione, perché sciolga il cuore di pietra di chi innalza muri per allontanare da sé il dolore degli altri”.

2020 – Per quanti sono afflitti dallo scoraggiamento

L’anno prima, nel 2020, c’era la pioggia a fare compagnia al Pontefice in una piazza ugualmente deserta; in un primo momento dalla Santa Sede avevano comunicato che l’Atto non si sarebbe svolto, per cui la sorpresa è stata grande quando qualche ora dopo si è sapute che il Papa non aveva mancato l’appuntamento. Data la circostanza del periodo pandemico nel suo momento più duro, la preghiera di affidamento ha riguardato quanti nella Città di Roma e nel mondo “sono afflitti dalla malattia e dallo scoraggiamento”. Dopo Piazza di Spagna, il Papa si è poi diretto a Santa Maria Maggiore dove ha celebrato la Messa nella Cappella del Presepe.

2019 – Liberi dalle dipendenze più accanite e dai legami più criminosi

La preghiera recitata nel 2019 conteneva un esplicito riferimento ai tanti tipi di “corruzione”, che sono molto più pericolosi dell’essere peccatori che poi si pentono, poiché quando incide sul cuore, la corruzione rappresenta “il pericolo più grave”: “cattive intenzioni ed egoismi meschini”. Eppure, la richiesta di intercessione del Papa riguarda l’ancora di salvataggio, che attraverso Maria può giungere a chi è oppresso dalla sfiducia a causa del peccato perché anche nelle tenebre più fitte risplenda sempre “un raggio della luce di Cristo Risorto”, che spezza le catene del male e libera dalle dipendenze più accanite e dai legami più criminosi.

2018 – Per vivere la dolce gioia di evangelizzare

Perché la cura di ognuno renda la città “più bella e vivibile per tutti” e quanti rivestono ruoli di responsabilità vengano raggiunti da “saggezza, lungimiranza, spirito di servizio e di collaborazione”. È dedicata a Roma e alla sua Diocesi la preghiera del 2018, con uno sguardo particolare ai parroci, alle persone consacrate, ai laici che collaborano, affinché tutti vivano “la dolce gioia di evangelizzare”. Il Papa prega l’Immacolata anche di stare vicino a quanti, non solo a Roma ma anche in Italia e nel mondo intero, vivono situazioni di emarginazione e indifferenza.

2017 – Per spogliarsi di orgoglio e arroganza

Nella quinta occasione in cui il Santo Padre venerava la Madonna di Piazza di Spagna la richiesta ha riguardato il sostegno nella capacità di sviluppare gli “anticorpi” contro virus quali l’indifferenza, la “maleducazione civica”, la “paura del diverso e dello straniero”, il trasformismo che si veste da trasgressione, lo sfruttamento di uomini e donne. L’aiuto riguarda anche lo spogliarci di orgoglio e arroganza “per riconoscerci come veramente siamo: piccoli e poveri peccatori, ma sempre tuoi figli”.

2016 – Vicini a bambini, famiglie, lavoratori, a chi è smarrito e disprezzato

Al centro della preghiera del 2016 ci sono i bambini – soli, abbandonati, ingannati e sfruttati –, le famiglie – che si danno da fare ma anche soffrono la fatica di tanti problemi -, i lavoratori – sia chi ce l’ha che chi lo ha perso o non riesce a trovarlo. A tutti bisogna imparare a guardare “con rispetto e riconoscenza, senza interessi egoistici o ipocrisie”, ma anche a toccare con tenerezza chi è povero, malato, disprezzato, smarrito, solo. L’aiuto di Maria è per impegnarsi a fondo “per rinnovare noi stessi, questa città e il mondo intero”.

2015 – La vittoria della divina Misericordia sul peccato

“Guardando te, Madre nostra Immacolata, riconosciamo la vittoria della divina Misericordia sul peccato e su tutte le sue conseguenze” è l’invocazione del 2015, dove il Papa auspica la rinascita della speranza in una vita migliore per tutti e la liberazione da “schiavitù, rancori e paure”, certi della vicinanza della Madonna, che accompagna, è vicina e sostiene i suoi figli in ogni difficoltà.

2014 – Per imparare ad andare controcorrente

L’umanità sia libera da ogni schiavitù spirituale e materiale per far vincere “nei cuori e negli avvenimenti, il disegno di salvezza di Dio”, è l’invocazione che Papa Francesco ha rivolto nella seconda occasione in cui ha fatto visita alla Madonna di Piazza di Spagna, e già in quella occasione aveva parlato del superamento dell’orgoglio, del diventare misericordiosi verso i fratelli, imparando “ad andare controcorrente”: donandosi, facendo silenzio, liberandosi del superfluo, ascoltando e “lasciando spazio alla belle di Dio, fonte della vera gioia”.

2013 – Per suscitare un rinnovato desiderio di santità

A nove mesi dall’inizio del pontificato, il primo atto di venerazione richiama il “desiderio di santità” che la Vergine Maria suscita nei suoi figli, affinché sappiano far emergere “lo splendore della verità”, risuonare “il canto della carità”, rendere presente “la bellezza del Vangelo” attraverso cuori abitati da “purezza e castità”. Non lasci inoltre indifferente il grido dei poveri, la sofferenza dei malati, la solitudine degli anziani, la fragilità dei bambini, e “ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata”.

L'articolo originale è stato pubblicato in spagnolo nella rivista OMNES: https://omnesmag.com/actualidad/las-diez-peticiones-papa-francisco-inmaculada/

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