Anni di conflitti devastanti, trasformazioni demografiche e declino economico hanno ridotto il popolo angolano ad uno stato di povertà e di privazione tra i peggiori del mondo. Le cattive condizioni ambientali, la difficoltà di accesso all'acqua potabile, le lunghe piogge, la mancanza di strutture sanitarie di base, espongono le popolazioni povere della città a maggiori rischi di malattia.
In questo contesto, l'Unione Medico Missionaria Italiana (UMMI) è impegnata, dal 1994, a sostegno della popolazione locale, in particolare verso la fascia materno-infantile.
L'input alle attività dell'UMMI è stato dato dalla Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, presenti a Luanda dal 1984.
Di particolare rilievo tra le iniziative è l'Hospital Divina Providencia (HDP) che interessa la periferia della capitale angolana, punto di riferimento per circa un milione di abitanti.
Nel corso del 2009 e nei primi mesi del 2010, hanno usufruito delle cure mediche dell'HDP, oltre che dell'assistenza sanitaria di base presso i 4 Posti di Salute (PdS) periferici, circa 80 mila bambini nella fascia di età tra 0 e 14 anni.
Fino ad oggi nel nosocomio sono stati ricoverati più di 2.500 bambini, di cui almeno 500 presso il Centro Nutrizionale Terapeutico per la cura della malnutrizione grave, oltre ad altri mille casi seguiti ambulatorialmente per la prevenzione di disturbi legati alla carenza di cibo.
Il reparto pediatrico dispone di 54 posti letto, di cui 18 dedicati al settore malnutriti.
Nei PdS sono state effettuate almeno 106 mila visite. Grazie all'allestimento di una nuova banca del sangue sono triplicate le trasfusioni e sono stati eseguiti oltre 200 mila esami.
-Fides-
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