I Vescovi del Centro America hanno deciso durante l'Assemblea plenaria tenuta in Costa Rica, di creare un Network delle radio cattoliche per la regione.
"Ci sono 60 stazioni di radio broadcasting in Centro America e adempiono ad un ruolo fondamentale nei rapporti pubblici della vita della Chiesa", ha detto il Vescovo di San Marcos (Guatemala), Mons. Alvaro Ramazzini. "Queste radio aiutano nella lotta contro il crimine e la corruzione e sono di un valore inestimabile quando si tratta dell'aiuto umanitario e della promozione umana. Tutto questo è possibile perché i mezzi di comunicazione sono promotori di valori umani", ha aggiunto.
Mons. Alvaro Ramazzini ha incoraggiato tutti i sacerdoti del Centro America a invitare tutti i fedeli a far entrare la radio nelle loro case e, nella misura delle possibilità, a creare una radio nelle loro parrocchie. Allo stesso tempo ha rilevato che questo compito e questo servizio hanno dei costi per mantenere i programmi cattolici che sono in onda, quindi la creazione di questa "Rete" si presenta come una soluzione.
Si tratta di presentare la questione in modo che questa rete di stazioni possa costituirsi come una unione, dove ognuna possa aiutare l'altra con il supporto tecnico e finanziario.
Mons. Romulo Emiliani, Vescovo di San Pedro Sula, ha spiegato che "quando c'è una stazione radiofonica e il proprietario è un imprenditore, non è sempre facile assumere un impegno etico. In questo caso possiamo suggerire, ma non imporre. Ma quando siamo noi i proprietari, allora possiamo affrontare la sfida di Aparecida".
Da parte sua Mons. Gregorio Rosa, Vescovo ausiliare di San Salvador, ha osservato che "la sfida che propone Aparecida è conoscere la cultura digitale, e ci invita a usare un linguaggio corretto anche con le nuove tecnologie".
Queste dichiarazioni, riferite dalla Conferenza Episcopale del Costa Rica e dalle agenzie locali, sono state fatte ad Alajuela, in Costa Rica, dove si è tenuta la riunione annuale del Segretariato Episcopale dell'America Centrale (SEDAC), dal 22 al 26 novembre.
Mons. Alvaro Ramazzini ha incoraggiato tutti i sacerdoti del Centro America a invitare tutti i fedeli a far entrare la radio nelle loro case e, nella misura delle possibilità, a creare una radio nelle loro parrocchie. Allo stesso tempo ha rilevato che questo compito e questo servizio hanno dei costi per mantenere i programmi cattolici che sono in onda, quindi la creazione di questa "Rete" si presenta come una soluzione.
Si tratta di presentare la questione in modo che questa rete di stazioni possa costituirsi come una unione, dove ognuna possa aiutare l'altra con il supporto tecnico e finanziario.
Mons. Romulo Emiliani, Vescovo di San Pedro Sula, ha spiegato che "quando c'è una stazione radiofonica e il proprietario è un imprenditore, non è sempre facile assumere un impegno etico. In questo caso possiamo suggerire, ma non imporre. Ma quando siamo noi i proprietari, allora possiamo affrontare la sfida di Aparecida".
Da parte sua Mons. Gregorio Rosa, Vescovo ausiliare di San Salvador, ha osservato che "la sfida che propone Aparecida è conoscere la cultura digitale, e ci invita a usare un linguaggio corretto anche con le nuove tecnologie".
Queste dichiarazioni, riferite dalla Conferenza Episcopale del Costa Rica e dalle agenzie locali, sono state fatte ad Alajuela, in Costa Rica, dove si è tenuta la riunione annuale del Segretariato Episcopale dell'America Centrale (SEDAC), dal 22 al 26 novembre.
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