"Abbiamo visto che la Chiesa anche oggi benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa, non è una Chiesa invecchiata, ma abbiamo visto che la Chiesa è giovane e che la fede crea gioia" (Benedetto XVI, 29 luglio 2010)

mercoledì 28 novembre 2012

Benedetto XVI: per parlare di Dio occorre conoscerlo e avere forte passione per il suo progetto di salvezza

Per parlare di Dio e comunicare il suo messaggio (Vangelo) agli uomini del nostro tempo - spesso distratti "dai tanti bagliori della società" - occorre sperimentarne una "reale conoscenza" personale, facendogli spazio "senza paura, con semplicità e gioia" e nutrendo "forte passione per il suo progetto di salvezza". Così si è espresso Benedetto XVI durante l'Udienza di questa mattina, continuando la serie di catechesi sull'Anno della fede.

Dopo aver indicato la condizione primaria per svolgere questo compito missionario che tocca a ciascun battezzato, e cioè quella di "avere ben chiaro" che Dio è "concreto" ed esiste, è presente ed è entrato nella storia, il Papa ha anche suggerito un "metodo" vincente, mutuato dallo stesso "metodo di Dio", che è quello dell'"umiltà", della "semplicità" e del ritorno "all'essenziale".

Chi ha fiducia in Dio, infatti, non teme "l'umiltà dei piccoli passi" e confida in quel "lievito che penetra nella pasta e lentamente la fa crescere", di cui parla Matteo nel suo Vangelo.

lunedì 26 novembre 2012

Benedetto XVI: il regno di Dio è regalità della verità e dell'amore

Il regno di Dio, che la Chiesa annuncia come "meta ultima della storia", è "regalità della verità" e dell'amore, e come tale è un "potere che non tramonta mai e che non sarà mai distrutto", come invece accade per i regni terreni. Chi segue Gesù, dunque, non si lascia affascinare "dalla logica mondana" del potere ma risponde costantemente all'invito del Signore a "convertirsi sempre di nuovo" per "far emergere sempre la priorità di Dio e della sua volontà". Lo ha detto Benedetto XVI durante la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, celebrata ieri insieme ai neo Cardinali eletti nel Concistoro di sabato.

Commentando le letture della liturgia, il Papa ha ricordato come lo stesso regno di Dio non ha alcuna conformazione politica e "non si basa sulle armi e sulla violenza" ma sulla "apparente debolezza dell'amore che dona la vita". Il riferimento, perciò, "non è al dominio, bensì alla verità", "l'unica che dà a tutte le cose la loro luce e la loro grandezza".

sabato 24 novembre 2012

Benedetto XVI: Chiesa unica, universale e totale perché Chiesa di Cristo

La cattolicità della Chiesa attinge "all'universalità dell'unico disegno divino di salvezza del mondo" e la sua missione "non sale dal basso, ma scende dall'alto, dallo Spirito Santo", ed è da sempre "orientata ad esprimersi in ogni cultura", come "un lievito" e un "fermento"... perché "Chiesa di Cristo".

Anche se sparsa "nelle diverse vicende e nei molteplici contesti culturali e sociali" del mondo, la Chiesa rimane perciò "unica" ed è sempre la stessa "a Gerusalemme, ad Antiochia o a Roma". La sua identità, "universale e totale", "riflette in se stessa la sorgente della sua vita e del suo cammino: l'unità e la comunione della Trinità". Con questi brevi pensieri, Benedetto XVI ha proposto la riflessione sul significato su uno dei tratti essenziali della Chiesa, nell'allocuzione tenuta durante il Concistoro Ordinario Pubblico di questa mattina, con cui a creato 6 nuovi Cardinali.


venerdì 23 novembre 2012

Benedetto XVI: il mondo marittimo, un efficace veicolo di evangelizzazione

L'Apostolato del Mare, che raccoglie cappellani e volontari che operano nell'ambito della navigazione marittima, rappresentano "il segno visibile della sollecitudine" della Chiesa verso coloro che "non possono ricevere una cura pastorale ordinaria". Lo ha detto Benedetto XVI ricevendone in Udienza una rappresentanza convenuta in Vaticano per l'annuale Congresso Mondiale.

"Sin dagli albori del Cristianesimo, il mondo marittimo è stato veicolo efficace di evangelizzazione". Nella complessità dell'epoca moderna, dove si registrano gli "effetti della globalizzazione" e "situazioni di ingiustizia", il Papa ha esortato i "missionari" del mare ad una sollecitudine "più attenta" per portare a "marittimi, pescatori e naviganti" la "materna cura" della Chiesa.

giovedì 22 novembre 2012

Benedetto XVI: giustizia "più vera" se nelle carceri si salvaguarda la dignità della persona

Se si guarda alle misure detentive soltanto come una semplice punizione e non invece come occasione "per correggere e migliorare l'uomo", "la giustizia non è realizzata in senso integrale". Anzi, "una detenzione fallita nella funzione rieducativa" finisce per diventare "una pena diseducativa" e quindi accentuare, anziché contrastare, "l'inclinazione a delinquere e la pericolosità sociale della persona".

Lo ha affermato Benedetto XVI, ricevendo questa mattina in Udienza i partecipanti alla Conferenza dei Direttori delle Amministrazioni Penitenziarie del Consiglio d’Europa.

mercoledì 21 novembre 2012

Benedetto XVI: credere è ragionevole

È ragionevole credere, perché il mistero di Dio "non è irrazionale, ma sovrabbonda di senso, di significato, di verità". Intelletto e fede, "dinanzi alla divina Rivelazione non sono estranei o antagonisti", ma entrambi "condizioni per comprendere il senso" e recepirne "il messaggio autentico". Tra l'altro, giungere alla conoscenza di Dio richiede una esperienza di fede che è al tempo stesso "un cammino intellettuale e morale" perché fa superare "i nostri egoismi" ed apre "ai valori veri dell'esistenza".

Benedetto XVI, continuando le sue catechesi sull'Anno della fede durante le Udienze del mercoledì, questa mattina si è soffermato sulla ragionevolezza della fede in Dio, spiegando come la stessa fede cattolica "nutre fiducia anche nella ragione umana".


domenica 18 novembre 2012

Benedetto XVI: la consapevolezza della sacralità della vita appartiene all'eredità morale dell'umanità

La consapevolezza della sacralità della vita appartiene all'eredità morale dell'umanità. L'uomo, infatti, non è "un prodotto casuale dell'evoluzione" ma "frutto di un pensiero di Dio: siamo amati da lui". Questo valore della vita lo coglie già di per sé la ragione, ma questa comprensione rimane incompleta senza il riferimento a Dio. Sono le riflessioni che Benedetto XVI ha inviato in un Messaggio ai partecipanti alla sessione del Cortile dei Gentili inaugurata venerdì 17 novembre a Guimaraes e a Braga (Portogallo).

Il Papa ha citato l'esperienza umana della morte per dimostrare che solo "l'Amore infinito è onnipotente" e quindi capace di mantenere in vita, a differenza dell'amore finito delle persone. Da questo amore di Dio per ogni uomo, scaturisce la sua incondizionata dignità di vita.

sabato 17 novembre 2012

Benedetto XVI: far sentire senza posa e con determinazione la voce della Chiesa

La Chiesa deve far sentire "senza posa e con determinazione" la propria voce nei dibattiti sociali importanti, non avendo timore "di parlare con un vigore tutto apostolico del mistero di Dio e del mistero dell'uomo". Lo ha detto Benedetto XVI al secondo gruppo di Presuli della Conferenza Episcopale Francese, ricevuti in Udienza in occasione della loro Visita "ad Limina Apostolorum".

Riferendosi alla situazione del Paese d'oltralpe, in particolare della "lunga storia cristiana che non può essere ignorata o sminuita", il Papa ha sottolineato come i fedeli francesi, e con loro i fedeli di tutto il mondo, si aspettano molto dalla Chiesa locale. Per cui non bisogna tirarsi indietro di fronte a questa "attesa", proponendo tutta intera la saggezza del messaggio evangelico, l'unico "che permette di esaminare con rettitudine le risposte concrete alle questioni pressanti, e talvolta angoscianti, del tempo presente".

Benedetto XVI: la "scienza cristiana della sofferenza" diventi il lessico universale degli operatori sanitari

Quanti operano nel campo dell'assistenza sanitaria, come professionisti ma anche come volontari, diventino gli "esperti qualificati!" della "scienza cristiana della sofferenza", vivendo la propria attività come una singolare "missione umana e spirituale". È l'invito che Benedetto XVI ha rivolto ai partecipanti alla Conferenza Internazionale promossa dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, ricevuti questa mattina in Udienza insieme a medici, membri dell'UNITALSI e studenti delle Facoltà di Medicina.

Compassione, solidarietà, condivisione, abnegazione, gratuità e dono di sé sono gli ingredienti che il Papa ha indicato come appartenenti a questa particolare "scienza", auspicando che diventi "il lessico universale" di tutti gli operatori sanitari. 

venerdì 16 novembre 2012

Benedetto XVI: unità tra i cristiani per il successo dell'evangelizzazione

 C'è "uno stretto legame tra la sorte dell'evangelizzazione e la testimonianza dell'unità tra i cristiani", come avevano sottolineato già i Padri Conciliari nella Unitatis redintegratio e come lo stesso Gesù aveva chiesto ai suoi discepoli: "siano una cosa sola, perché il mondo creda". Sono le riflessioni che Benedetto XVI ha rivolto ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ricevuti ieri in Udienza.

Il cammino verso l'unità, non può non tener conto della "crisi di fede" che sta interessando varie parti del mondo, né "possono essere ignorati i numerosi segni che attestano il permanere di un bisogno di spiritualità". Per le Chiese e Comunità ecclesiali, "la povertà spirituale" dell'uomo contemporaneo rappresenta dunque "una sfida" e un urgente "imperativo", che in se stesso unisce già nel comune obiettivo dell'evangelizzazione.

mercoledì 14 novembre 2012

Benedetto XVI: mondo, uomo e fede, tre vie per arrivare a Dio

Contemplare la creazione, soffermarsi a guardare in profondità in noi stessi e vivere allo scoperto la propria fede rappresentano le vie privilegiate per arrivare alla conoscenza di Dio e per recuperare quanti vivono con indifferenza la sua stessa esistenza ed azione, quando non la mettono addirittura in dubbio. È ciò su cui ha riflettuto Benedetto XVI nel corso dell'Udienza generale di questa mattina, nell'Aula Paolo VI.

Di fronte al rischio di "essere abbagliati dai luccichii della mondanità" e a questo modo "distruttivo" del secolarismo che impoverisce di fatto tutto l'uomo (perché lo lega agli idoli) e apre le porte "al relativismo e ad una concezione ambigua della libertà", il Papa individua tre grandi "risposte": "il mondo, l'uomo, la fede".

lunedì 12 novembre 2012

Benedetto XVI: chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita!

Un grande inno alla vita e alla sua bellezza, e un richiamo forte alla responsabilità della società perché si prenda cura di chi vive gli anni della vecchiaia. Benedetto XVI ha incontrato questa mattina gli ospiti della Casa-Famiglia "Viva gli Anziani" della Comunità di Sant'Egidio, al Gianicolo di Roma e ha rivolto loro parole incoraggianti e piene di speranza.

"È bello essere anziani!", ha esordito il Papa, perché anche in questa tappa delle vita è possibile "scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene". Bisogna rifuggire la tristezza e avvertire piuttosto "sempre la gioia di sentirci amati da Dio".

domenica 11 novembre 2012

Benedetto XVI: la musica sacra favorisce la fede e coopera alla nuova evangelizzazione. Urgente la riscoperta della lingua latina.

La musica sacra favorisce la fede e coopera alla nuova evangelizzazione. Lo ha sottolineato Benedetto XVI ricevendo le numerose Scholae Cantorum di ogni parte d'Italia giunte a Roma per un pellegrinaggio organizzato dall'Associazione Italiana Santa Cecilia, in occasione dei 50 anni dell'apertura del Concilio Vaticano II.

Innanzitutto la fede, come insegna l'esempio di Sant'Agostino e la sua stessa testimonianza raccolta oltre che nel De Musica, nel decimo libro delle Confessioni. La musica, e in particolare il canto, se ben fatti e curati - ad esempio, "con voce limpida e la modulazione più conveniente" - possono dare "maggiore forza comunicativa" alla recita dei salmi e dei cantici biblici, sono essi stessi "liturgia" (parte necessaria ed integrante) e quindi aiutano "l'intera Assemblea a lodare Dio".

venerdì 9 novembre 2012

Benedetto XVI: impegno di ogni singolo cittadino per sconfiggere violenza e crimine

La violenza e il crimine - gravi fattori "di destabilizzazione delle società" - possono essere sconfitti soltanto con un impegno concreto di "tutti i singoli cittadini", ciascuno per la sua parte di responsabilità. Bisogna superare l'errata convinzione che per "incidere su questo fenomeno" siano sufficienti soltanto "le istituzioni e gli organismi preposti": l'imperativo deve coinvolgere "la società nel suo complesso", a cominciare dalla famiglia e passando per la scuola, le realtà religiose e i mezzi di comunicazione. Lo ha detto Benedetto XVI incontrando questa mattina i partecipanti all'Assemblea Generale dell'INTERPOL, ricevuti nell'Aula Paolo VI.

Nel suo discorso, il Papa si è incentrato innanzitutto sul problema della criminalità organizzata, la cui violenza rappresenta "un aspetto particolarmente preoccupante per il futuro del mondo", soprattutto perché i delitti di cui si macchia "infrangono le barriere morali progressivamente erette dalla civiltà e ripropongono una forma di barbarie che nega l'uomo e la sua dignità".

giovedì 8 novembre 2012

Benedetto XVI: dialogo tra scienza e fede per una cultura rispettosa dell'uomo

C'è bisogno che la scienza dialoghi costantemente e cooperi con la fede se si vuole realmente edificare una cultura rispettosa dell'uomo, della sua dignità e della sua libertà. Questa "interazione" è ugualmente necessaria se si vuole garantire "il futuro della nostra famiglia umana" e uno sviluppo sostenibile "a lungo termine" per il pianeta. Se ne è detto convinto Benedetto XVI ricevendo questa mattina i partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze.

Diversamente, si fa strada ciò che è contrario alla ragione stessa, come anche il mito e l'indifferenza e quindi un palese danno per l'umanità, con la conseguenza di non garantire più neppure un clima pacifico di convivenza e il "destino ultimo" dell'uomo.

mercoledì 7 novembre 2012

Benedetto XVI: promuovere la pedagogia del desiderio per re-imparare le gioie autentiche della vita

Promuovere una "pedagogia del desiderio" per "imparare o re-imparare il gusto delle gioie autentiche della vita" e tendere così ad "un bene più alto, più profondo" e in definitiva a Dio. In una società "apparentemente tanto refrattaria alla dimensione trascendente", è tuttavia possibile "aprire un cammino verso l'autentico senso religioso della vita", che dimostra come non sia assurdo né razionale avere fede. Se ne è detto convinto il Santo Padre Benedetto XVI, nella riflessione/catechesi di questa mattina durante la consueta Udienza del mercoledì.

Nell'uomo, infatti, è insito "un misterioso desiderio di Dio", c'è una costante ricerca, anche se "a passi piccoli e incerti", dell'Assoluto. Un'esperienza innegabile e "assai significativa", che dona speranza di fronte all'odierna cultura secolarizzata.

lunedì 5 novembre 2012

Benedetto XVI: la fede in Dio è la risposta del cristiano alla questione della morte

La fede in Dio è la risposta del cristiano alla questione della morte, e soltanto chi vive "una relazione profonda con Dio" è capace di mettere in pratica pienamente "il comandamento dell'amore". Così si è espresso il Santo Padre negli ultimi due interventi ufficiali, nell'omelia alla Santa Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti di sabato scorso, e durante l'Angelus di ieri.

La morte, ha detto il Papa, "conserva ciò che la vita non può trattenere" e attraverso la visita alle tombe dei nostri defunti siamo in grado di rinsaldare "vincoli di una comunione" che il cessare della vita terrena "non ha potuto interrompere". È come se "varcassimo una soglia immateriale ed entrassimo in comunicazione con coloro che lì custodiscono il loro passato, fatto di gioie e di dolori, di sconfitte e di speranze". 

venerdì 2 novembre 2012

Benedetto XVI: liberi come pellegrini che amano la terra perché hanno il cuore in Cielo

Avere fede nella vita eterna ci rende liberi come pellegrini, che amano la terra perché hanno il cuore in Cielo. La bellezza "di questa vita di totale apertura allo sguardo d'amore di Dio" la pregustiamo nella venerazione di tutti i santi, di coloro che con l'amore - già in questa terra - hanno vinto "sull'egoismo e sulla morte". Così Benedetto XVI durante l'Angelus dalla finestra del suo studio, sintetizzando il senso della Solennità di Tutti i Santi.

Terra e cielo, ha detto il Papa, rappresentano "il duplice orizzonte dell'umanità", e cioè da una parte "il cammino storico" dell'uomo, e dall'altra "la pienezza" della sua vita in Dio (l'eternità). Ma sono anche le due dimensioni della Chiesa, che trovano il loro compimento nella "comunione dei santi".

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