È nella Chiesa che la nostra fede trova "conferma", "cresce e matura". Inoltre, ci tira fuori "dal nostro isolamento" e ci libera dalla "prigionia del peccato", che tra le altre cose allontana dalla comunione "con gli altri fratelli e sorelle" e quindi con Dio.
Benedetto XVI ha aggiunto un ulteriore tassello alla sua meditazione sulla fede cattolica, condivisa questa mattina in Piazza San Pietro per la consueta Udienza generale.
È vero - ha detto il Papa - che "l'atto di fede" è "eminentemente personale", nel senso che avviene "nell'intimo più profondo" della persona, dando "un orientamento nuovo" alla propria direzione di vita. Eppure, deve essere anche un atto "comunitario", muovendosi "nel noi della Chiesa", generando quell'immensa "polifonia nella fede" che si diffonde "nel tempo e nello spazio".
Benedetto XVI ha aggiunto un ulteriore tassello alla sua meditazione sulla fede cattolica, condivisa questa mattina in Piazza San Pietro per la consueta Udienza generale.
È vero - ha detto il Papa - che "l'atto di fede" è "eminentemente personale", nel senso che avviene "nell'intimo più profondo" della persona, dando "un orientamento nuovo" alla propria direzione di vita. Eppure, deve essere anche un atto "comunitario", muovendosi "nel noi della Chiesa", generando quell'immensa "polifonia nella fede" che si diffonde "nel tempo e nello spazio".