"Abbiamo visto che la Chiesa anche oggi benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa, non è una Chiesa invecchiata, ma abbiamo visto che la Chiesa è giovane e che la fede crea gioia" (Benedetto XVI, 29 luglio 2010)

mercoledì 2 febbraio 2011

Youcat, sussidio per "una fede giovane"

Le 300 pagine di YOUCAT sono originali fin dalla copertina: un giallo vivace con il titolo bianco che campeggia verso i tre quarti, mentre sullo sfondo sbalza una grande Y fatta da tante piccole croci dalle molte e varie fogge. Forte il richiamo alla bandiera vaticana, ai colori del Papa, e l’ammiccare fin da subito alla galassia di Internet, dove molti degli interlocutori di questo testo passano buona parte del loro tempo. Il nuovo catechismo dei giovani, tra l’altro, sarà nella sacca del pellegrino – in almeno sette lingue – delle centinaia di migliaia di giovani che quest’estate – dal 16 al 21 agosto – parteciperanno alla GMG (Giornata mondiale della gioventù) di Madrid, con un prevedibile festoso anticipo nella prima consegna la domenica della Palme, il 17 aprile. Un’esperienza collettiva di Chiesa che non potrà non lasciare il segno.

«Scambiatevi idee su Internet»
I giovani hanno bisogno di proposte forti, anche nel bene. FOTO: CHRISTOPHER FURLONG/GETTY IMAGES
I giovani hanno bisogno di proposte forti, anche nel bene. FOTO: CHRISTOPHER FURLONG/GETTY IMAGES

Ma con la gioventù sbandata e sbiadita dei nostri giorni – si chiederà qualcuno – a cosa può servire un catechismo, per di più fatto a domande e risposte? Benedetto XVI, nella sua Prefazione – che gentilmente l’editore italiano di YOUCAT (Città Nuova) ci ha concesso in esclusiva – non ha tentennamenti in proposito, e dà fiducia alla curiosità, all’intelligenza e acume dei giovani. Di più, da buon educatore chiede molto: «Studiate il catechismo con passione e perseveranza! Sacrificate il vostro tempo per esso! Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due, se siete amici, formate gruppi e reti di studio, scambiatevi idee su Internet. Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede!».

Proposte forti anche nel bene

Sì, la perdita di contatto con la fede, per pigrizia o per mancanza di adulti che non sono in grado di mostrarne tutta la bellezza, è una scorciatoia per troppi giovani. Anche se oggi, in verità, a esser controcorrente non è l’incredulità banale di chi non vuole interrogarsi e nemmeno l’ateismo isterico di chi se la prende con la Chiesa per partito preso, ma la ricerca di chi onora le grandi domande della vita senza accontentarsi di risposte tanto facili quanto ingannevoli. Ed è qui che i giovani possono piazzare il loro colpo d’ala, venire allo scoperto con quel di più che la loro età non permette ancora di soffocare.
Sono convinto che YOUCAT, un catechismo nato da cammini di fede di gruppi giovanili in ambito tedesco (non a caso uno dei suoi principali promotori è il cardinale di Vienna Christoph Schönborn), rappresenti una grande occasione per i giovani d’Europa – e non solo – che intendono prendere sul serio la propria vita e quindi l’accoglimento e l’opzione della fede come cammino di autentica umanizzazione. I giovani hanno bisogno di proposte forti, anche nel bene, e questo strumento è all’altezza dei tempi, dei luoghi (che la globalizzazione avvicina e unifica sempre più) e dei destinatari.
Il teologo laico Manfred Lütz, uno degli ideatori dell’opera, l’ha definito «porta» al Catechismo della Chiesa Cattolica, perché dovrebbe suscitare il desiderio di un’adesione adulta alla Chiesa e alla fede che in essa viene professata. Si tratta di una porta invitante, e forse non solo per i giovani, perché ai nostri giorni la fede è per tutti ardua. Questo strumento potrà giovare a molti. Parola di Papa.     

Ugo Sartorio (Messaggero Sant'Antonio)

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