Offro 3 ulteriori brevi considerazioni a margine del caso #Orlandi-#Vaticano
degli ultimi giorni, ossia la diffusione del documento #farlocco e del
dibattito che ne è seguito.
Sono solo idee da sviluppare, e chiedo scusa per le piste di riflessione aggiunte in parentesi; magari qualcuno può provare a farlo e ci scrive un libro.
Sono solo idee da sviluppare, e chiedo scusa per le piste di riflessione aggiunte in parentesi; magari qualcuno può provare a farlo e ci scrive un libro.
1. L'ormai nota #dicotomia "Se è vero, se è falso"
- emblema di un giornalismo-non giornalismo che utilizza dati verosimili per
costruire una propria teoria funzionale ad altri scopi che non sono quelli di
una informazione a favore del bene comune e del diritto dei cittadini a sapere
ciò che di vero accade intorno a loro - fa ancora (nel 2017 e con tutti i mezzi
che abbiamo a disposizione per verificare, confrontare, crescere in conoscenza,
ecc.) comunque (fosse anche uno solo, resta grave) breccia nel cuore e nelle
menti di tante persone (spero ignare...).
La verità passa in secondo piano; la discussione si sposta - e lì resta! - sul nulla vestito da niente.
La verità passa in secondo piano; la discussione si sposta - e lì resta! - sul nulla vestito da niente.
2. Verso il #Vaticano (questo mondo indescrivibile, pieno di
misteri e intrallazzi segreti, da non sapere dove finiscono le cose di Chiesa e
dove iniziano le cose di Stato, e viceversa) resta ancora in piedi - nonostante
Papa Francesco e forse proprio per questo, almeno in alcuni ambienti - una non
tanto malcelata presunzione di colpevolezza, sia per cose che effettivamente "lo"
riguardano, sia per altri "misteri".
Anche qui c'è un motto caratteristico: "anche se il Vaticano non c'entra nulla, proprio perché è strano che non c'entri nulla deve dare le opportune spiegazioni".
Anche qui c'è un motto caratteristico: "anche se il Vaticano non c'entra nulla, proprio perché è strano che non c'entri nulla deve dare le opportune spiegazioni".
Questo discorso evidenzia un problema di #reputazione frutto di tante cose e tante scelte, che prima o poi forse, a livello
istituzionale, converrà affrontare. Almeno per il bene del sano giornalismo e
della sana editoria.
3. Dal primo momento di questa - ultima, in ordine di tempo
- vicenda, non ho smesso mai di pensare a quanto stia #ridacchiando alle spalle
nostre (noi intesi come: chi cerca di capire, chi ci soffre davvero, della
Chiesa, del buon giornalismo, della sana editoria, dell'interesse nazionale,
ecc.) colui o colei che è il vero estensore materiale del documento farlocco, e
che nonostante tutte queste discussioni, resta (e probabilmente continuerà a
restare) nell'#ombra.
Però noi preferiamo la luce del sole, e quindi ci cambia
poco che qualcuno possa farsi beffe della verità: già sappiamo (da almeno
qualche migliaio di anni!) come è andata e finire, e questo ci basta.
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