Dal saluto di Papa Francesco a conclusione delle votazioni del Documento finale del #Synod2018: "Anche io devo dire grazie a tutti... specialmente ai giovani che ci hanno portato la loro 'musica' qui in aula, la parola diplomatica per dire 'chiasso'...
Ribadire una volta in più che il Sinodo non è un parlamento, è uno spazio protetto perché lo Spirito Santo possa attuare; per questo le informazioni che si danno sono generali...; questo è stato uno spazio protetto, è stato lo Spirito a lavorare qui.
Il risultato del Sinodo non è un Documento... siamo pieni di documenti.. non so se fuori questo documento farà qualcosa, ma si qualcosa in noi... L'abbiamo approvato il documento, adesso lo Spirito ce lo dà perché lavori in noi... siamo noi i destinatari di questo Documento. Bisogna fare preghiera, studiare... ma i primi destinatari siamo noi: lo Spirito ha fatto tutto questo, e torna a noi.
La terza cosa, penso a nostra madre, la santa Madre Chiesa. Gli ultimi tre numeri sulla santità fanno vedere cosa è la santità: nostra Madre è santa, noi figli siamo peccatori, tutti peccatori... A causa dei nostri peccati, sempre il grande Accusatore ne approfitta; come dice il primo capitolo di Giobbe: gira, gira per la terra cercando chi accusare.
In questo momento ci sta accusando forte, e questa accusa diventa persecuzione pure... come i popoli perseguitati dell'Oriente, e diventa anche un altro tipo di persecuzione con l'accusa continua per sporcare la Chiesa.
La madre non va sporcata, ed è il momento di difendere la Madre e la si difende dal grande Accusatore con la preghiera: per questo ho chiesto di pregare il rosario questo mese di ottobre.
È un momento difficile perché il grande accusatore tramite noi attacca la madre e la madre non si tocca. E adesso lo Spirito santo ci regala questo documento, anche a me, per riflettere cosa vuole dirci".