"Proprio nei tristi giorni della malattia e della morte del Papa questo si è manifestato in modo meraviglioso ai nostri occhi: che la Chiesa è viva. E la Chiesa è giovane. Essa porta in sé il futuro del mondo e perciò mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro. La Chiesa è viva e noi lo vediamo..."
Benedetto XVI, Omelia durante la Messa di inizio pontificato, 24 aprile 2005
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Non di rado, la cosiddetta stampa autorevole offre ai propri lettori commenti e statistiche che parlano di chiese vuote e seminari sbarrati, giovani smarriti, cattolicesimo in crisi di identità, Vaticano assediato e Papa sotto pressione [soprattutto dell'opinione pubblica(ta) mondiale].
Senza nulla togliere ai bozzetti e ai presagi degli autorevoli studiosi che si cimentano a delineare un siffatto quadro a tinte fosche - spesse volte pure con malcelato compiacimento -, tuttavia non siamo capaci di chiudere gli occhi di fronte a fenomeni diametralmente opposti, che parlano di un popolo cattolico ancora legato alla fede, in fermento e pieno di vitalità, coinvolto in tante iniziative che non raggiungono le prime pagine dei giornali, eppure esistono.
Si tratta di tutte quelle attività di aggregazione e formazione, spiritualmente orientate, che hanno luogo ogni giorno in ogni parte del mondo dove il Messaggio cristiano si fa vita e partecipazione, viene ritrasmesso e condiviso, celebrato e vissuto.
Sono i luoghi delle parrocchie, dei gruppi giovanili, delle catechesi, dei movimenti laicali, degli oratori, delle singole famiglie, delle iniziative missionarie, di quelli che si danno totalmente agli ultimi e a Dio e in sostanza tutti i luoghi della fede in Cristo. Singoli, coppie, gruppi, folle che sperimentano ogni giorno la Gioia del Risorto, del Cristo vivo, vivo nella sua Chiesa nonostante i flutti e le tempeste.
Sono i luoghi della Chiesa viva e giovane, di quella stessa Chiesa cui aveva accennato Benedetto XVI durante la sua prima omelia come Papa, il 24 aprile 2005 in Piazza San Pietro, commentando le meravigliose immagini che avevano accompagnato i tristi gironi della malattia e della morte del suo predecessore Giovanni Paolo II, quando a Roma sono convenuti milioni di persone, senza contare tutti quelli che hanno seguito le varie dirette in tutto il mondo.
È di questa Chiesa che cercheremo di parlare ed è di questi luoghi che andremo a caccia, ... a caccia di buone notizie, quelle che molto spesso rimangono nascoste alla stampa autorevole, eppure esistono.
Ci muovono almeno due ragioni: l'amore per la verità e il senso della giustizia. È vero che la Chiesa è viva e giovane. È giusto che tutti lo sappiano!
Giovanni Tridente
1 settembre 2010
1 settembre 2010