[E io nutro molta fiducia che la prossima epoca possa raccogliere i frutti di quello che si sta seminando: guai a pensare di raccogliere un seme in fase di germinazione].
Allora mi chiedo: siamo sicuri che la crisi che stiamo vivendo oggi non sia la conseguenza di una semina sbagliata? Certo, involontariamente, dato anche il fervore e lo zelo con cui è stata fatta.
Siamo sicuri che quello stesso fervore e quello zelo - espresso casomai attraverso progetti, programmi ben confezionati, strutture "all'avanguardia" e un po' di burocrazia -, non abbia al contrario provocato quell'allontanamento a cui oggi assistiamo?
Si dirà che la società è cambiata. È vero. Io mi chiedo: chi l'ha fatta cambiare? O meglio, la si poteva "far cambiare" diversamente?
Vengo al punto: la Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione (Benedetto XVI). Attrarre non lo si fa con le bandiere (gli slogan, l'arroganza, i proclami e i manifesti). Quella è appartenenza.
Attrarre lo si fa con l'identità. Un'identità completa, ponderata, integrale, che è l'altra faccia dell'autenticità.
Essere autentici è stare dalla parte degli ultimi, non dei primi della classe.
Esco dalla camera caritatis
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