"Abbiamo visto che la Chiesa anche oggi benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa, non è una Chiesa invecchiata, ma abbiamo visto che la Chiesa è giovane e che la fede crea gioia" (Benedetto XVI, 29 luglio 2010)

martedì 23 aprile 2013

Francesco: l'identità cristiana è appartenenza alla Chiesa, tra persecuzioni e consolazioni del Signore

Estratti dell'omelia di Papa Francesco nella Santa Messa con i Cardinali residente a Roma, nel giorno del suo onomastico, Festività di San Giorgio Martire, 23 aprile 2013.

* [ai Cardinali] Ringrazio anche voi che avete voluto venire oggi. Grazie! Perché io mi sento bene accolto da voi. Grazie! Mi sento bene con voi, e a me piace questo.

* La prima lettura di oggi mi fa pensare che, proprio nel momento in cui scoppia la persecuzione, scoppia la missionarietà della Chiesa.

* (...) E la Chiesa così è più Madre, Madre di più figli, di molti figli: diventa Madre, Madre, Madre sempre di più, Madre che ci dà la fede, Madre che ci dà l’identità.

* Ma l’identità cristiana non è una carta d’identità. L’identità cristiana è un’appartenenza alla Chiesa, perché tutti questi appartenevano alla Chiesa, alla Chiesa Madre, perché trovare Gesù fuori della Chiesa non è possibile.

* Il grande Paolo VI diceva: è una dicotomia assurda voler vivere con Gesù senza la Chiesa, seguire Gesù fuori della Chiesa, amare Gesù senza la Chiesa (cfr Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 16). E quella Chiesa Madre che ci dà Gesù ci dà l’identità che non è soltanto un sigillo: è un’appartenenza. Identità significa appartenenza. L’appartenenza alla Chiesa: questo è bello!

* È la gioia propria dell’evangelizzatore. È, come diceva Paolo VI, "la dolce e consolante allegria di evangelizzare" (cfr Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 80). E questa gioia incomincia con una persecuzione, con una tristezza grande, e finisce con la gioia. E così la Chiesa va avanti, come dice un Santo, fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni del Signore (cfr S. Agostino, De Civitate Dei, 18,51,2: PL 41, 614).

* Così è la vita della Chiesa. Se noi vogliamo andare sulla strada della mondanità, negoziando con il mondo – come volevano fare i Maccabei, che erano tentati in quel tempo – mai avremo la consolazione del Signore. E se noi cerchiamo soltanto la consolazione, sarà una consolazione superficiale, non quella del Signore, sarà una consolazione umana.

* La Chiesa va sempre tra la Croce e la Risurrezione, tra le persecuzioni e le consolazioni del Signore. E questo è il cammino: chi va per questa strada non si sbaglia.

* Se non siamo "pecore di Gesù", la fede non viene; è una fede all’acqua di rose, una fede senza sostanza.

QUI IL TESTO INTEGRALE DELL'OMELIA

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