"Abbiamo visto che la Chiesa anche oggi benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa, non è una Chiesa invecchiata, ma abbiamo visto che la Chiesa è giovane e che la fede crea gioia" (Benedetto XVI, 29 luglio 2010)

lunedì 12 novembre 2012

Benedetto XVI: chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita!

Un grande inno alla vita e alla sua bellezza, e un richiamo forte alla responsabilità della società perché si prenda cura di chi vive gli anni della vecchiaia. Benedetto XVI ha incontrato questa mattina gli ospiti della Casa-Famiglia "Viva gli Anziani" della Comunità di Sant'Egidio, al Gianicolo di Roma e ha rivolto loro parole incoraggianti e piene di speranza.

"È bello essere anziani!", ha esordito il Papa, perché anche in questa tappa delle vita è possibile "scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene". Bisogna rifuggire la tristezza e avvertire piuttosto "sempre la gioia di sentirci amati da Dio".


La longevità, infatti, è anch'essa un dono e una benedizione, oltre che una grande ricchezza per la società. Anzi, la qualità di una civiltà si misura proprio da "come gli anziani sono trattati" e dal posto che viene a loro riservato nel vivere comune: "chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita! Chi accoglie gli anziani accoglie la vita!".

Da qui l'imperativo per le famiglie e le istituzioni pubbliche affinché facciano tutto il possibile perché "gli anziani possano rimanere nelle proprie case". Inoltre, non bisogna dimenticare che anche nella vecchiaia la vita "non perde mai il suo valore e la sua dignità" in quanto ognuno "è voluto, amato da Dio" e ritenuto "importante e necessario", come lo stesso Benedetto XVI aveva indicato nell'omelia per l'inizio del pontificato (24 aprile 2005).


Gli anziani sono un valore aggiunto "soprattutto per i giovani", per i quali rappresentano "un libro aperto" dove trovare "preziose indicazioni per il cammino della vita". E quando l'anziano si trova nella condizione di dover essere aiutato, deve concepire anche questo come "un dono del Signore, perché è una grazia essere sostenuti e accompagnati" e avvertire l'affetto degli altri!

Rivolgendosi ancora ai suoi coetanei, il Papa li ha invitati a non scoraggiarsi mai, perché "anche nella sofferenza e nella malattia" loro rappresentano una ricchezza per il mondo. Tra "le risorse preziose" di cui gli anziani dispongono, c'è sicuramente "quella essenziale della preghiera", in quanto "può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l'affannarsi di tanti".

Giovanni Tridente

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