"Abbiamo visto che la Chiesa anche oggi benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa, non è una Chiesa invecchiata, ma abbiamo visto che la Chiesa è giovane e che la fede crea gioia" (Benedetto XVI, 29 luglio 2010)

giovedì 23 giugno 2011

Oggi parliamo del Movimento Ecclesiale Carmelitano

Il Movimento Ecclesiale Carmelitano è stato fondato nel 1993 da padre Antonio Maria Sicari.
Già nel suo nome il MEC vuole sintetizzare i contenuti che propone all’esperienza e alla riflessione di coloro che vi prendono parte o vi si accostano.

MOVIMENTO: non si tratta soltanto di una categoria sociologica, ma di una categoria specificatamente ecclesiologica. Esso si propone, infatti, di partecipare allo stesso “movimento” che definisce e anima la Chiesa: il movimento dell’Amore di Dio Padre, che – nel Figlio e per mezzo dello Spirito Santo – si incarna e si fa storia nel mondo. La Chiesa, poi, “cammina” per portare questo Amore a tutti gli uomini e per muoverli alla Fede e alla Speranza. Attraverso il dono del proprio Carisma, il MEC desidera essere un luogo ecclesiale in cui l’Amore di Dio si fa tangibile e in cui si viene accolti per essere continuamente rimessi in un fraterno movimento d’amore verso il prossimo.


ECCLESIALE, perché (oltre a ciò che è stato detto) è suo intendimento trasmettere un grande amore per la Chiesa in quanto Madre (i Santi carmelitani hanno sempre riconosciuto, come propria “dimora vocazionale”, il cuore della Chiesa, il posto più intimo d’Essa). Il Mec desidera, perciò, vivere di tutti i doni istituzionali e carismatici che la Chiesa offre, accogliendo e rispettando, in maniera particolare, le diverse vocazioni e i diversi stati di vita, nella loro specifica identità. La sua attenzione è, poi, rivolta all’impegno solenne che ogni Movimento ha ricevuto dal Papa, in questo passaggio al terzo millennio: prendere parte attiva al grande progetto della “Nuova Evangelizzazione”. Ed il suo tessuto di base è rappresentato dal laicato, perché è soprattutto attraverso i laici che la Chiesa deve realizzarsi e rendersi presente nel mondo.


CARMELITANO in quanto questo particolare Carisma – “antico” di circa ottocento anni di vita – finora quasi sempre innestato su un’antecedente consacrazione verginale, viene offerto in maniera nuova alla partecipazione dei laici, non perché si accostino in maniera limitata all’esperienza dei consacrati, ma perché lo vivano pienamente nella loro condizione laicale. Il Carisma è un dono ulteriore dello Spirito per vivere il proprio battesimo. Costituisce una modalità che aiuta il cristiano a conoscere e ad amare sempre più Cristo e a edificare la Sua Chiesa. Va accolto con gratitudine da parte di chi lo riceve. Inoltre, la nuova partecipazione ai carismi degli antichi Istituti religiosi può introdurre i laici in un’esperienza più diretta dello spirito dei “consigli evangelici”; li può condurre verso inattesi e fecondi approfondimenti del carisma stesso; e può impreziosirlo ulteriormente.

La pedagogia “carmelitana” educa innanzitutto ad un senso acuto e ad una difesa appassionata della dignità dell’uomo e della sublimità della sua vocazione cristiana: ogni essere umano è prezioso, nonostante la sua eventuale fragilità.
Il Movimento Ecclesiale Carmelitano è diffuso in parecchie città d’Italia, ed è presente in Libano, Romania, Lettonia, Belgio, Stati Uniti.

Per ulteriori informazioni: http://www.mec-carmel.org/

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